|
|
|
|
LEADER |
03905nam a22004455i 4500 |
001 |
978-88-470-0444-3 |
003 |
DE-He213 |
005 |
20151204183709.0 |
007 |
cr nn 008mamaa |
008 |
100301s2006 it | s |||| 0|ita d |
020 |
|
|
|a 9788847004443
|9 978-88-470-0444-3
|
024 |
7 |
|
|a 10.1007/88-470-0444-6
|2 doi
|
040 |
|
|
|d GrThAP
|
050 |
|
4 |
|a R895-920
|
072 |
|
7 |
|a MMPH
|2 bicssc
|
072 |
|
7 |
|a MMP
|2 bicssc
|
072 |
|
7 |
|a MED008000
|2 bisacsh
|
082 |
0 |
4 |
|a 616.0757
|2 23
|
100 |
1 |
|
|a Buscema, Paolo Massimo.
|e author.
|
245 |
1 |
0 |
|a Sistemi ACM e Imaging Diagnostico
|h [electronic resource] :
|b Le immagini mediche come Matrici Attive di Connessioni /
|c by Paolo Massimo Buscema.
|
264 |
|
1 |
|a Milano :
|b Springer Milan,
|c 2006.
|
300 |
|
|
|a XIII, 237 pagg.
|b online resource.
|
336 |
|
|
|a text
|b txt
|2 rdacontent
|
337 |
|
|
|a computer
|b c
|2 rdamedia
|
338 |
|
|
|a online resource
|b cr
|2 rdacarrier
|
347 |
|
|
|a text file
|b PDF
|2 rda
|
505 |
0 |
|
|a Le basi epistemologiche -- Le idee alla base dei sistemi ACM -- La teoria -- Introduzione ai sistemi ACM -- Sistemi ACM a connessioni fisse -- Sistemi ACM a connessioni dinamiche -- Sistemi ACM con connessioni e unità dinamiche -- Le applicazioni -- Applicazioni su immagini generiche -- Applicazioni su immagini artificiali -- Applicazioni su immagini mediche -- Contributi e approfondimenti -- Cellular Neural Network e ACM: analogie e differenze -- Perché i resti sono così potenti -- Utilità dei sistemi ACM nell’imaging medico -- Angiografia: possibilità di analisi con i sistemi ACM -- Possono i sistemi ACM essere descritti da una teoria di campo classica? -- Il panorama storico-scientifico dello studio ACM -- Postfazione — Semeion: il miracolo segreto.
|
520 |
|
|
|a La prima ipotesi sulla quale si fondano i sistemi ACM (Active Connections Matrix) è che ogni immagine a N dimensioni puo' essere trasformata in una rete di pixel tra loro connessi che si sviluppa nel tempo, tramite operazioni locali, deterministiche e iterative. L'immagine cosi' trasformata puo' mostrare, in uno spazio dimensionale più ampio, delle regolarità morfologiche e dinamiche che, nelle dimensioni originarie, sarebbero non visibili oppure qualificabili come rumore.Questa ipotesi permette di esplicitare la seconda ipotesi alla base dei sistemi ACM: ogni immagine contiene al suo interno le matematiche inerenti che l'hanno prodotta. In pratica, è come se ogni immagine nascondesse al suo interno altre due immagini non visibili. I sistemi ACM le estraggono e le rendeno visibili. L'opera descrive inoltre le applicazioni possibili in ambito di diagnostica per immagini ed è pertanto rivolta a fisici, informatici, radiologi e tecnici di laboratorio che si occupano di "image processing". Dalla Presentazione di Enzo Grossi "... Alcuni dettagli possono sfuggire, altri aspetti notevoli, come un piccolo nodulo di 1 mm, possono essere non visti: sono i limiti dell'occhio umano. E' in questo scenario che dobbiamo immaginare l'avvento dei sistemi ACM.Essi funzionano come un terzo occhio, non più legato alla esperienza, alla interpretazione e alla sensibilità soggettiva dell'operatore,ma direttamente riferiti alla struttura matematica e quindi anatomica dell'immagine stessa. Si', il terzo occhio di cui parliamo è proprio quello dell'immagine, che, come per magia, interroga se stessa e si mostra al radiologo sotto una veste diversa, spesso molto più informativa.".
|
650 |
|
0 |
|a Medicine.
|
650 |
|
0 |
|a Radiology.
|
650 |
|
0 |
|a Image processing.
|
650 |
1 |
4 |
|a Medicine & Public Health.
|
650 |
2 |
4 |
|a Imaging / Radiology.
|
650 |
2 |
4 |
|a Image Processing and Computer Vision.
|
710 |
2 |
|
|a SpringerLink (Online service)
|
773 |
0 |
|
|t Springer eBooks
|
776 |
0 |
8 |
|i Printed edition:
|z 9788847003873
|
856 |
4 |
0 |
|u http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0444-6
|z Full Text via HEAL-Link
|
912 |
|
|
|a ZDB-2-SME
|
950 |
|
|
|a Medicine (Springer-11650)
|