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oapen-20.500.12657-499552021-07-08T14:54:29Z Melchiorre Cesarotti Roggia, Carlo Enrico Cesarotti Linguistica illuminista Origine del linguaggio Giambattista Vico Charles De Brosses Enlightenment History of Linguistics Origins of Language bic Book Industry Communication::C Language::CF linguistics::CFA Philosophy of language Figura centrale per la cultura italiana del secondo Settecento, Melchiorre Cesarotti è un caso esemplare dell’efficacia delle reti sociali e intellettuali che attraversavano l’Europa dei Lumi. Nelle opere dedicate alle lingue e al linguaggio di questo philosophe radicato in quella che ormai era una prestigiosa periferia dell’Europa intellettuale (Padova, con la sua gloriosa Università) si riverberano tutti i temi cruciali che animavano la più avanzata riflessione coeva: dai rapporti fra linguaggio, pensiero e realtà ai fondamenti del mutamento linguistico e della ricerca etimologica, fino alla relazione tra linguaggio e mito nel quadro di una vera e propria antropologia dell’antico. Una ricchezza e profondità di pensiero a cui il contatto con la peculiare condizione storica e linguistica dell’Italia settecentesca fa assumere una curvatura originale e un rilievo autonomo nel panorama tanto italiano che europeo. Contributi di: Franco Arato, Daniele Baglioni, Andrea Battistini, Silvia Contarini, Andrea Dardi, Francesca M. Dovetto, Stefano Gensini, Giorgio Graffi, Claudio Marazzini, Sara Pacaccio, Alessio Ricci, Carlo Enrico Roggia, Alberto Roncaccia. 2021-07-08T11:29:56Z 2021-07-08T11:29:56Z 2020 book ONIX_20210708_9788843095773_144 9788843095773 https://library.oapen.org/handle/20.500.12657/49955 ita Lingue e Letterature Carocci application/pdf n/a 9788843095773.pdf http://www.carocci.ithttp://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843095773 Carocci Editore 10.36174/0000001 Figura centrale per la cultura italiana del secondo Settecento, Melchiorre Cesarotti è un caso esemplare dell’efficacia delle reti sociali e intellettuali che attraversavano l’Europa dei Lumi. Nelle opere dedicate alle lingue e al linguaggio di questo philosophe radicato in quella che ormai era una prestigiosa periferia dell’Europa intellettuale (Padova, con la sua gloriosa Università) si riverberano tutti i temi cruciali che animavano la più avanzata riflessione coeva: dai rapporti fra linguaggio, pensiero e realtà ai fondamenti del mutamento linguistico e della ricerca etimologica, fino alla relazione tra linguaggio e mito nel quadro di una vera e propria antropologia dell’antico. Una ricchezza e profondità di pensiero a cui il contatto con la peculiare condizione storica e linguistica dell’Italia settecentesca fa assumere una curvatura originale e un rilievo autonomo nel panorama tanto italiano che europeo. Contributi di: Franco Arato, Daniele Baglioni, Andrea Battistini, Silvia Contarini, Andrea Dardi, Francesca M. Dovetto, Stefano Gensini, Giorgio Graffi, Claudio Marazzini, Sara Pacaccio, Alessio Ricci, Carlo Enrico Roggia, Alberto Roncaccia. 10.36174/0000001 5803c4cb-bcae-46cc-96b9-93ed3699538d 07f61e34-5b96-49f0-9860-c87dd8228f26 9788843095773 Swiss National Science Foundation (SNF) 314 Roma 10BP12_192886 Open Access Books Melchiorre Cesarotti: Linguistica e antropologia nell'età dei Lumi Schweizerischer Nationalfonds zur Förderung der Wissenschaftlichen Forschung Swiss National Science Foundation open access
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Figura centrale per la cultura italiana del secondo Settecento, Melchiorre Cesarotti è un caso esemplare dell’efficacia delle reti sociali e intellettuali che attraversavano l’Europa dei Lumi. Nelle opere dedicate alle lingue e al linguaggio di questo philosophe radicato in quella che ormai era una prestigiosa periferia dell’Europa intellettuale (Padova, con la sua gloriosa Università) si riverberano tutti i temi cruciali che animavano la più avanzata riflessione coeva: dai rapporti fra linguaggio, pensiero e realtà ai fondamenti del mutamento linguistico e della ricerca etimologica, fino alla relazione tra linguaggio e mito nel quadro di una vera e propria antropologia dell’antico. Una ricchezza e profondità di pensiero a cui il contatto con la peculiare condizione storica e linguistica dell’Italia settecentesca fa assumere una curvatura originale e un rilievo autonomo nel panorama tanto italiano che europeo. Contributi di: Franco Arato, Daniele Baglioni, Andrea Battistini, Silvia Contarini, Andrea Dardi, Francesca M. Dovetto, Stefano Gensini, Giorgio Graffi, Claudio Marazzini, Sara Pacaccio, Alessio Ricci, Carlo Enrico Roggia, Alberto Roncaccia.
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