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oapen-20.500.12657-590662022-10-26T03:36:04Z Uno spazio narrativo immersivo Bosco, Alessandro Alessandro Alessandro Bosco Antonello Bosco Gordon immersivo Laurel Milano narrativo Neoavanguardia Pierpaolo Plapp Robert spazio spazio immersivo Tredicesima Triennale di Milano Triennale Uno spazio narrativo immersivo XIII bic Book Industry Communication::D Literature & literary studies::DS Literature: history & criticism bic Book Industry Communication::A The arts::AM Architecture::AMX History of architecture Curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, la Sezione introduttiva della XIII Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero fu uno degli episodi figurativo-teatrali più significativi del fermento sperimentale che interessò l’Italia dei primi anni Sessanta. Architettura, letteratura, arti visive, cinema e musica convergevano – nel senso della tradizione modernista della Sintesi delle Arti – a creare una sorta di macchina narrativa integrale, chiamata ad affrontare tramite i canoni dell'opera aperta il tema dello svago. L’architettura si faceva così spazio performativo, coinvolgendo attivamente il pubblico, attore e spettatore allo stesso tempo. In questo che è il primo studio specificamente dedicato all’allestimento, l’autore ricostruisce il percorso espositivo della mostra per mettere in luce il dialogo che in queste sale intercorre tra il dibattito letterario del Gruppo 63, le avanguardie architettoniche europee, la Pop Art statunitense e gli ambienti spaziali di Lucio Fontana. Questo labirinto di specchi e illuminazioni al neon ha nell’immersività degli spazi uno dei tratti più distintivi, che l’autore interroga alla luce delle odierne estetiche transmediali (in ambito allestitivo, narrativo e teatrale), proponendo così una disamina innovativa circa il fenomeno e la rilevanza attuale della neoavanguardia italiana. Il volume ripropone inoltre per la prima volta alcuni testi di Umberto Eco, Vittorio Gregotti, Enrico Filippini e Gillo Dorfles relativi all’allestimento della XIII Triennale. 2022-10-25T10:31:26Z 2022-10-25T10:31:26Z 2022 book ONIX_20221025_9781800798335_17 9781800798335 9781800798342 9781800798328 https://library.oapen.org/handle/20.500.12657/59066 ita Italian Modernities application/pdf n/a 9781800798335.pdf Peter Lang International Academic Publishers 10.3726/b19647 Curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, la Sezione introduttiva della XIII Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero fu uno degli episodi figurativo-teatrali più significativi del fermento sperimentale che interessò l’Italia dei primi anni Sessanta. Architettura, letteratura, arti visive, cinema e musica convergevano – nel senso della tradizione modernista della Sintesi delle Arti – a creare una sorta di macchina narrativa integrale, chiamata ad affrontare tramite i canoni dell'opera aperta il tema dello svago. L’architettura si faceva così spazio performativo, coinvolgendo attivamente il pubblico, attore e spettatore allo stesso tempo. In questo che è il primo studio specificamente dedicato all’allestimento, l’autore ricostruisce il percorso espositivo della mostra per mettere in luce il dialogo che in queste sale intercorre tra il dibattito letterario del Gruppo 63, le avanguardie architettoniche europee, la Pop Art statunitense e gli ambienti spaziali di Lucio Fontana. Questo labirinto di specchi e illuminazioni al neon ha nell’immersività degli spazi uno dei tratti più distintivi, che l’autore interroga alla luce delle odierne estetiche transmediali (in ambito allestitivo, narrativo e teatrale), proponendo così una disamina innovativa circa il fenomeno e la rilevanza attuale della neoavanguardia italiana. Il volume ripropone inoltre per la prima volta alcuni testi di Umberto Eco, Vittorio Gregotti, Enrico Filippini e Gillo Dorfles relativi all’allestimento della XIII Triennale. 10.3726/b19647 e927e604-2954-4bf6-826b-d5ecb47c6555 9781800798335 9781800798342 9781800798328 41 242 Bern open access
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Curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, la Sezione introduttiva della XIII Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero fu uno degli episodi figurativo-teatrali più significativi del fermento sperimentale che interessò l’Italia dei primi anni Sessanta. Architettura, letteratura, arti visive, cinema e musica convergevano – nel senso della tradizione modernista della Sintesi delle Arti – a creare una sorta di macchina narrativa integrale, chiamata ad affrontare tramite i canoni dell'opera aperta il tema dello svago. L’architettura si faceva così spazio performativo, coinvolgendo attivamente il pubblico, attore e spettatore allo stesso tempo. In questo che è il primo studio specificamente dedicato all’allestimento, l’autore ricostruisce il percorso espositivo della mostra per mettere in luce il dialogo che in queste sale intercorre tra il dibattito letterario del Gruppo 63, le avanguardie architettoniche europee, la Pop Art statunitense e gli ambienti spaziali di Lucio Fontana. Questo labirinto di specchi e illuminazioni al neon ha nell’immersività degli spazi uno dei tratti più distintivi, che l’autore interroga alla luce delle odierne estetiche transmediali (in ambito allestitivo, narrativo e teatrale), proponendo così una disamina innovativa circa il fenomeno e la rilevanza attuale della neoavanguardia italiana. Il volume ripropone inoltre per la prima volta alcuni testi di Umberto Eco, Vittorio Gregotti, Enrico Filippini e Gillo Dorfles relativi all’allestimento della XIII Triennale.
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